NEL BOSCO IO SONO UN MITE VENTO, MA TU, TU SEI LA PIANTA | SIME 12290

Il progetto

Le parole della poesia "Annunciazione" di Rainer Maria Rilke affidate all'angelo, intendono riassumere tutta l'essenza spirituale di Maria paragonandola ad un albero: l'albero è infatti forma visibile che espande la sua bellezza nello spazio, è mediatore fra la terra e il cielo, ha natura e funzioni materne e protettive, fiorisce e fruttifica nel suo tempo. Tale è Maria e l'angelo vede in lei quella pienezza creaturale che gli angeli, purissimi spiriti, tagliati fuori dalla viva concretezza del tempo e dello spazio, non appartiene. Il grande mistero cristiano dell'assunzione di Maria ha sempre trovato ampia raffigurazione nell'arte ancora prima di diventare dogma cattolico con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus proclamato da papa Pio XII il 1º novembre 1950: presso la piccola chiesetta campestre di Burago, si trova una cappella contenete una statuaria di origine ottocentesca che raffigura la veglia di santi, apostoli e papi di fronte alla Vergine deposta in una bara di vetro, ancora increduli della sua morte e per niente coscienti dell'evento che a breve accadrà sotto i loro occhi, l'assunzione di Maria al cielo in anima e corpo. Il recupero dell'apparato figurativo legato a questo evento è una importate occasione per riportare alla luce un'opera che il tempo, l'abbandono, l'incuria umana, ... hanno sepolto sotto la polvere e strati tinteggiature improprie: le espressioni dei volti, gli occhi, le pieghe delle vesti, .... hanno perso quei dettagli che conferivano all'opera una straordinaria unicità, anche in considerazione della collocazione geografica, una piccola frazione nell'entroterra del lago di garda.