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Raggiungimento obiettivo
Il progetto
Il progetto "Tutti in campo-Scuola Sociale Sportiva", rivolto a 50 ragazzi tra gli 8 e i 14 anni di alcuni quartieri poveri della zona centro-sud di Brescia in situazione di disagio, prende origine dalla convinzione che dentro la pratica dello sport si celi una possibilità di crescita personale in grado di diventare metodo innovativo e ripetibile di promozione del benessere psicologico e fisico, inclusione sociale e prevenzione dell'abbandono scolastico. Tale modello di percorso educativo, nel suo contesto di setting aperto all'accoglienza della fragilità, favorisce una crescita profonda e integrale in tutti i giovani beneficiari: valori come il rispetto, l'autocontrollo, la responsabilità, il sacrificio e la collaborazione, trasmessi ai ragazzi nello sport e sostenuti dalle attività di doposcuola, dai rapporti di fiducia nei pari e nell’adulto e dall’aumento del senso di autostima e autoefficacia, hanno la capacità di incidere sulla visione globale della vita, sulla situazione di difficoltà psicologica e relazionale dei giovani portata in evidenza dalla pandemia, sulla crescente tendenza al drop-out e sulla conseguente preoccupante criminalità giovanile, urgenze sociali oggi sempre più manifeste.
Il progetto si colloca in aree della città di Brescia povere, parzialmente riqualificate negli ultimi anni ma ancora piene di problemi sociali, in cui i maggiori risultati rispetto al target a cui il progetto si rivolge (bambini e ragazzi con disagio psicologico, sociale e/o economico) sono ottenuti da realtà oratoriali come quelle di Santa Maria in Silva o Don Bosco, partner del progetto, che hanno però difficoltà o nel raggiungere i ragazzi e le loro famiglie o nel reperire educatori e volontari per portare avanti le loro proposte. In un’ottica di integrazione e collaborazione locale, sono coinvolti nel progetto anche il Centro Culturale Islamico di Brescia, la scuola primaria Crispi e la scuola secondaria di primo grado Bettinzoli; a livello nazionale e internazionale, invece, è attiva una collaborazione con la Fondazione Laureus Sport For Good Italia Onlus, in un'ottica di sostegno economico, trasferimento di know-how e competenze, e con la Fondazione Real Madrid, che sostiene a livello internazionale la nascita di scuole sociali sportive e mette a disposizione il proprio brand.
La realtà di Nuovo Cortile è fortemente convinta che questo progetto pilota, di grande rilevanza e impatto sociale, possa raggiungere nel tempo un sempre crescente livello di efficacia grazie alla sua replicabilità e ne considera quindi la realizzazione come un’azione necessaria e prioritaria. L'inclusione sociale, l'interiorizzazione di valori, la dimensione comunitaria a cui miriamo nell'accogliere i minori sono da leggere come propedeutici a una crescita solida e sicura del proprio io fin dalla giovane età, per evitare l’esplosione di un disagio ben più difficilmente affrontabile in età adulta. Nuovo Cortile si propone quindi di mettere in atto tutte le azioni necessarie a garantire la sostenibilità del progetto, impegnandosi in un costante fund raising e moltiplicando i rapporti con aziende ed enti a livello nazionale e internazionale
