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Raggiungimento obiettivo
Il progetto
La Parrocchia S.Antonino è ente gestore del Centro di Aggregazione Giovanile “Naviganti” che da decenni riveste un ruolo di osservatore delle dinamiche e dei mutamenti della fascia pre-adolescenziale, adolescenziale e di riflesso famigliare della realtà di Concesio.
Gli educatori dei Cag, agendo sulla relazione educativa, rappresentano un punto d’osservazione strategico, un riferimento di pensiero informato e competente, un nodo decisivo nella rete dei servizi. Sono risorsa per la Comunità educativa e promuovono spazi di riflessione e azione.
La programmazione, frutto di una costante attenzione educativa, è vigile alla lettura dei nuovi bisogni. L’impegno è quello di cogliere le nuove sfide presenti e future.
In questo tempo come adulti ed educatori siamo chiamati a rispondere ad una responsabilità civile e sociale, perché adesso non si può fare tutto come prima: l’impatto dell’epidemia ha toccato ognuno a livello personale e gli sviluppi segneranno il tempo che verrà. Palese è una fatica collettiva e una prospettiva incerta verso il futuro.
La nostra realtà è specializzata in azioni educative con ragazzi e opera in generale nel settore educativo della famiglia, con uno sguardo ad ampio spettro. Il focus principale rimane sui ragazzi nella fascia 11-18 anni, colti nel loro principale periodo di cambiamento emotivo e formativo della persona stessa; in particolare viviamo in questi anni la forte crisi educativa, la difficoltà dei ragazzi a trovare strade e spazi di crescita umana ed esperienziale che siano positivi, incisivi e di rafforzamento ed apertura delle proprie possibilità. Il contesto attuale di frammentazione delle istituzioni, delle famiglie, dei valori e dei percorsi di crescita ci spinge a riadattare di continuo le nostre attività. Queste sono tutte dinamiche acuite dalla pandemia, che ha in molti casi acceso i riflettori ed accentuato fenomeni già in atto.
Infine i cambiamenti specifici che accompagnano l’adolescenza pongono inoltre la famiglia di fronte alla necessità di una riorganizzazione dei propri equilibri interni e di un’attivazione di nuovi processi di adattamento. Il conflitto crescente che caratterizza le modalità relazionali dell’adolescente con le figure genitoriali, quando non incontra soggetti capaci di elaborazione, rischia di divenire un importante elemento di criticità.
Per far fronte a tutte queste problematicità l’équipe ritiene indispensabile partecipare ad una proposta formativa per l’aggiornamento professionale, ritenendo che la complessità che caratterizza la società attuale sia da affrontare attraverso una formazione continua volta al contrasto del disagio psicologico adolescenziale e giovanile.
