CULT-Cura Festival 2024 – Confronti in Valle Sabbia | SIME 11876

Associazione Culturale Biùcultura - ODV

Raccolta Terminata
Obiettivo:
500,00 €
Raccolto *:
500,00 €

* L’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Raggiungimento obiettivo

100%

Il progetto

La Valle Sabbia è la porta della provincia di Brescia verso il Trentino-Alto Adige. 600 km quadrati, per lo più montuosi, 66 mila abitanti e 25 comuni, la maggior parte dei quali sotto i tremila abitanti, più della metà sotto i duemila. Un territorio vocato all'impresa, che nel primo decennio del Duemila ha subito una dura crisi, combattuta dalla resilienza dei valsabbini. Oggi la maggior parte dei comuni della media e alta valle stanno andando incontro ad un rapido spopolamento, dovuto alla diffusa distanza dai servizi ma anche a un'offerta di migliore livello qualitativo sia per quanto riguarda lo svago che gli eventi culturali. Il fermento però di alcune associazione e delle istituzioni che sostengono il progetto, portano a pensare che ci sia una notevole voglia di fornire un'offerta inclusiva e diffusa, che sia capace di coinvolgere pubblico di diversa tipologia con eventi selezionati pensando ai diversi target, nella convinzione che le occasioni di confronto possano anche diventare momenti di riflessioni comuni. La messa in opera di un progetto come il “CULT-Cura Festival”, nella continuazione di quanto già avvenuto con le prime due edizione, va incontro a questa richiesta e voglia di cultura che, spesso, viene cercata e trovata nella città, che offre maggiori opportunità o verso il lago di Garda. L’innovativo approccio dei giovani di Biùcultura e - come da definizione dell’antropologo Vito Teti - “restanti” nel creare una rete che possa mettere in atto occasioni di confronto con personalità del panorama nazionale, diventa risposta alla necessità di mantenere sul territorio persone e personalità con la prospettiva che il tutto possa aiutare a combattere lo spopolamento e l’allontanamento dalla propria terra d’origine, la Valsabbia. Il festival parte da una parte giudicata fin qui solida dagli attori che hanno partecipato alla realizzazione: sei incontri nella prima edizione, nove nella seconda con un ulteriore spin-off in città, la possibilità di rivedere su youtube gli incontri, e di ascoltarli sotto forma di podcast sulla piattaforma spotify, sono stati elementi apprezzati, e innovativi nel contesto di realizzazione dell’iniziativa. La scelta è quella di puntare non più sulla presentazione di libri, ma di prodotti culturali di vario genere, forma e diffusione, anche nel verso dell’evoluzione del mondo dell’editoria, dell’informazione e dell’intrattenimento. Si rafforza la volontà di costruire iniziative collaterali nei comuni dove verranno realizzati i singoli appuntamenti: pensiamo a visite guidate centri storici e alle bellezze artistiche contenute anche negli edifici sacri. Ampio spazio verrà dato alla comunicazione e alla visibilità del Festival, implementando il gruppo di lavoro della comunicazione che già al suo interno accoglie professionisti del settore. La sostenibilità del progetto è garantita dalla compartecipazione degli enti pubblici sostenitori, nonché da fondazioni e sponsor, e viste le prime due edizioni, e la terza che sta nascendo, la continuità dell'iuniziativa è garantita anche nel futuro. Non da ultimo, va rammentato che la partecipazione agli eventi sarà completamente gratuita.

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