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Raggiungimento obiettivo
Il progetto
La necessità di questo progetto nasce nell’ambito del Tavolo Donne e Lavoro attivato all’interno della Rete Antiviolenza di Valle Camonica e finalizzato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. Nel confronto tra i diversi soggetti componenti del Tavolo Donne e Lavoro (esponenti del terzo settore, sindacati, agenzie per il lavoro, enti pubblici, ecc.- 16 realtà in totale) sono state identificate tre linee di intervento finalizzate a rispondere ai problemi emersi: - costruire prassi operative per facilitare l’accompagnamento delle singole donne all’interno della rete dei servizi esistenti; - intervenire sulla cultura dominante ed escludente le donne dal mondo del lavoro; - sostenere la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia.
Con questo progetto intendiamo agire nell’ambito della seconda priorità individuata dal Tavolo (per cui ad oggi non sono previste risorse) mettendo in sinergia i movimenti spontanei messi in campo dai singoli soggetti aderenti promuovendo una cornice comune e realizzando alcune iniziative condivise in ambito culturale finalizzate ad incidere sugli stereotipi di genere che limitano e condizionano l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro e minano il raggiungimento di reali pari opportunità tra uomini e donne.
I dati sull’occupazione femminile sono sconfortanti:
nel 2021 l’Italia era al penultimo posto in Europa per l’occupazione femminile, con un tasso del 50,7%, media europea al 64,7%;
quasi una donna occupata su tre svolge un lavoro part time (meno pensione);
solo il 21,3% delle donne è stata assunta nell’ultimo biennio con contratto a tempo indeterminato;
In Italia solo un imprenditore/libero professionista su quattro è una donna;
la genitorialità incide sia sull’occupazione che sul differenziale retributivo. Le donne che lavorano con figli sono solo il 53,5%, contro l'83,5% degli uomini a pari condizioni;
le donne guadagnano circa il 25/30% in meno dei colleghi maschi.
Eppure le donne studiano di più (il 57,1% dei laureati) ed hanno risultati scolastici migliori. Purtroppo sono ancora poche quelle che scelgono facoltà tecniche e scientifiche.
L’Associazione Multietnica Terre Unite gestisce in Vallecamonica il Centro Antiviolenza Donne e Diritti e Casa Felicia Bartolotta a cui ogni anno si rivolgono più di 80 donne vittime di violenza e l’esperienza in questo ambito ha messo in evidenza quanto sia necessario ed urgente aiutare queste donne ad affrontare uno dei loro principali problemi: trovare un lavoro sicuro e stabile. Obiettivo difficile da raggiungere per tutte le donne, molto di più per le vittime di violenza, con un passato di isolamento e denigrazione della propria dignità ed autostima
